Dedico questa storica vittoria a tutti quelli che sei anni fa accolsero la nascita di questa squadra con un sorrisetto malizioso. Un sorriso che celava grande ironia per un progetto di amici, che ritrovatisi senza squadra, decise di fondare una società per continuare a condividere la passione per il pallone.
A quelli che a suo tempo mi dissero che di progetti del genere ne avevano visti tanti e che con lo stesso tempo in cui erano nati si erano poi sciolti.
A quelli che pensavano che per fare una squadra vincente non bastasse l'amicizia e l'amore per questo sport.
A quelli che pensavano che una società senza storia, senza settore giovanile e senza strutture adeguate non potesse conseguire soddisfazioni di un certo tipo.
A quelli che dopo le belle, ma non vincenti, stagioni dei primi anni avevano trovato ulteriore conferma delle proprie convinzioni etichettandoci come eterni secondi con chissà quale complesso di inferiorità.
A quelli che si sentono parte di un calcio dilettantistico "serio" solo perchè ogni anno spendono soldi per stipendiare giocatori di terza categoria.
NOI, sabato scorso, a quelle persone abbiamo impartito una grande lezione di umiltà. Abbiamo dimostrato che quella società che veniva considerata da molti una Cenerentola sa anche vincere. Abbiamo dimostrato che nel calcio TUTTO è possibile e che il rispetto dell'avversario ci deve essere al di là di qualsiasi cosa.
Per questo la vera dedica di questa vittoria la voglio fare alla dirigenza, allo staff tecnico e soprattutto ai miei meravigliosi compagni. Gli stessi uomini con cui ho condiviso i momenti più difficili della stagione quando dopo quattro o cinque sconfitte di fila ci ritrovavamo a fare allenamento sotto la pioggia e al gelo invernale. A quelle persone che erano presenti in quei momenti bui senza che a nessuno venisse sborsato un euro. Solo per continuare a lavorare per raccogliere le soddisfazioni che adesso ci meritiamo.
Abbiamo ottenuto non solo una vittoria per noi storica ma anche una vittoria che non lascia alibi alle malelingue di questi anni. Nei tre turni più caldi abbiamo eliminato le tre capoliste dei rispettivi gironi subendo un solo gol in 480 minuti. Numeri che non lasciano spazio a nessun SE e nessun MA... il Saragozza ha VINTO e lo ha fatto sbaragliando tutti. Ce ne andiamo in seconda categoria entrando dalla porta principale, senza ripescaggi estivi ma da detentrici di un titolo.
Sappiamo tutti che il prossimo anno sarà durissima e che se vorremo restare in seconda dovremo giocare sempre al meglio delle nostre possibilità, ma da quest'anno il Saragozza ha una consapevolezza nei propri mezzi ancora più solida.
E chissà che il prossimo anno di sorrisetti maliziosi non se ne vedano meno...